- 1 Quali sono le differenze tra l'estrattore di succo e la centrifuga
- 2 L'estrattore di succo
- 3 La centrifuga
- 4 I consumi elettrici
- 5 Pulizia e ingombro
- 6 I costi
- 7 Estrattore o centrifuga: quale scegliere?
Quali sono le differenze tra l’estrattore di succo e la centrifuga? Probabilmente molti di voi sono arrivati a leggere questo articolo perché posseggono già un frullatore – come la maggior parte degli italiani – ma hanno sentito parlare dei vantaggi maggiori di un succo di frutta e verdura ottenuto con un estrattore. In effetti, ci sono delle differenze sostanziali tra i due, che incidono non solo sulla sostanza del succo ottenuto ma soprattutto sui benefici alla salute che può apportare il prodotto finale ottenuto. È di queste differenze, che si parlerà all’interno della guida.
Quali sono le differenze tra l’estrattore di succo e la centrifuga
Molti di voi usano i termini estrattore di succo e centrifuga come se fossero dei sinonimi ma in realtà, anche se entrambi trattano frutta e verdura per ottenere bevande salutari o liquidi da usare in cucina, si tratta di due tipi di elettrodomestici diversi e che assolvono a compiti differenti.
Le differenze qui di riguardano sia la loro struttura che i vantaggi nutrizionali e di conseguenza i benefici alla salute che possono apportare. Andiamo quindi ad analizzare entrambi per comprenderne meglio le differenze.
L’estrattore di succo
L’estrattore di succo è un elettrodomestico che lavora per mezzo di una coclea in plastica dura, la quale non sminuzza la frutta e la verdura, ma le pressa con rotazioni molto lente che non superano i 40 giri al minuto. Durante il processo di pressatura, la polpa viene scartata e se ne ricava un succo molto liquido e ricco di tutte le vitamine e i sali minerali presenti in frutta e verdura. Questa possibilità di ottenere il massimo dei valori nutrizionali è dovuto proprio al procedimento meccanico.
Dato che la polpa viene scartata, i succhi prodotti da un estrattore sono poveri di fibra, in quanto essa è contenuta principalmente nella buccia. Questo può rappresentare un vantaggio se avete problemi digestivi o intestinali, oppure se volete realizzare dei succhi per i vostri bambini, nei quali il sistema digestivo ancora non è completamente formato e quindi risultano più digeribili.
Al contrario, se avete bisogno di integrare della fibra, dovreste abbinare al consumo dei succhi quello di frutta e verdura solida, o comunque di altri alimenti che la contengono.
La centrifuga
A differenza dell’estrattore, la centrifuga lavora per mezzo di lame affilate che sminuzzano frutta e verdura e che girano alla velocità di circa 1800 giri al minuto. Questa velocità genera calore, e questo incide sull’ossidazione degli alimenti e sulla dispersione delle sostanze nutritive. Ne va da sé che, un succo ottenuto con una centrifuga, sarà molto più denso rispetto a quello di un estrattore, e più ricco di fibra, perché viene lavorata anche la polpa.
I consumi elettrici
I diversi modi di lavorazione portano anche a delle differenze per quanto concerne i consumi elettrici di un estrattore e di una centrifuga.
Se avete poco tempo a disposizione, quindi, può non essere la scelta giusta per voi, anche perché dovete considerare che il succo di frutta e verdura, qualunque sia il suo modo di preparazione, va bevuto immediatamente e non può essere conservato, nemmeno in frigo e chiuso in un contenitore, perché perde in breve tempo tutte sue sostanze nutritive.
Quindi, è vero che una centrifuga consuma più di un estrattore, ma in alcuni casi può essere una scelta obbligata, pur dovendo rinunciare ai vantaggi e ai benefici di un estrattore. In alternativa, potreste dedicare il tempo per la preparazione del vostro succo nei momenti in cui sapete che potete rilassarvi. L’importante è che lo facciate quotidianamente, perché i benefici di tali bevande si manifestano grazie alla costanza che avrete nell’assumerle.
Pulizia e ingombro
Gli estrattori di prima generazione erano molto ingombranti e questo rappresentava un fattore molto importante per tutti coloro che preferivano ad essi una centrifuga. Oggigiorno, le cose son molto cambiate e in commercio trovate degli estrattori di succo molto compatti e facili da pulire.
Anche la pulizia di un estrattore, rispetto ai primi apparecchi comparsi sul mercato, oggi è molto più semplice da eseguire, proprio per le modifiche apportate alla sua struttura. Alle modalità di pulizia di un estrattore abbiamo dedicato un’intera guida, che trovate all’interno di questo stesso sito.
I costi
Il meccanismo più sofisticato di un estrattore fa ovviamente aumentare il suo prezzo, rispetto a quello di una centrifuga. Per avere in casa un estrattore di media qualità, non spenderete meno di 80-100 euro. Quelli più performanti e silenziosi, arrivano a costare anche 400 euro, ma parliamo di modelli professionali utilizzati per chi ha necessità di produrre grandi quantità di succhi e in tempi brevi, come ad esempio le attività ristorative.
Una centrifuga invece ha costi molto minori e quelle di base possono costare anche solo 30 euro. Tuttavia, dovete tenere in considerazione tutti i vantaggi a cui rinuncerete e dei quali abbiamo parlato in questa guida.
Estrattore o centrifuga: quale scegliere?
Come avete visto, ci sono delle grandi differenze tra questi due elettrodomestici, in particolare riguardo ai modi e ai tempi di lavorazione e al risultato finale.
La scelta dipende molto dalle vostre necessità. Se state iniziando adesso a introdurre nella vostra dieta i succhi di frutta e verdure e non avete molto tempo da dedicare alla loro preparazione, una centrifuga può fare al caso vostro, anche perché ha un costo molto più competitivo.
Se, però, volete ottenere dei succhi qualitativamente migliori, allora non potrete non scegliere un estrattore di succo.