- 1 L'importanza di introdurre frutta e verdura nell'alimentazione
- 2 Perché scegliere un estrattore al posto di un frullatore
- 3 Frutta estratta, centrifugata o intera?
- 4 Quali sono le parti componenti di un estrattore di succo
- 5 Il motore
- 6 La coclea
- 7 I filtri
- 8 Le bocche
- 9 Il serbatoio
- 10 L'ingombro
- 11 Conclusioni
L’estrattore è ormai diventato uno dei migliori alleati della salute di milioni di italiani per i vantaggi che riesce a offrire grazie al suo particolare procedimento di realizzazione di succhi di frutta e verdura dalle altissime proprietà nutritive. Se state pensando di acquistarlo anche voi e volete sapere quali sono le componenti di un estrattore di succo e come lavora, la guida che segue vi sarà di aiuto.
L’importanza di introdurre frutta e verdura nell’alimentazione
Prima di approfondire quali sono le parti componenti di un estrattore di succo e capire come funziona è bene sottolineare perché è importante integrare la frutta e la verdura nella nostra alimentazione.
Il consumo di questi preziosi alimenti è drasticamente diminuito negli anni passati, facendo scattare un campanello d’allarme nella comunità scientifica, la quale ha iniziato a realizzare, insieme ai governi di tutti il mondo, delle campagne pubblicitarie e dei progetti atti a divulgare i benefici che apportano alla nostra saluta e ai rischi che si corrono se si continua a sostituirli con il cibo cosiddetto “spazzatura”.
Mangiare frutta e verdura, infatti, non solo rinforza il sistema immunitario ma vi consente di mantenervi in linea ed evita l’insorgenza di numerose malattie croniche. Tutto ciò si traduce in una migliore qualità della vita e in un suo prolungamento.
Uno dei problemi principali dell’abbandono di questi preziosi alimenti, è relativo alla spesso mancata proposta di essi ai bambini, o al rifiuto da parte loro, in quanto vi è la diffusa abitudine a sapori diversi, dovuta a un abuso di cibo industriale.
Come fare quindi a reintrodurre questi preziosi alleati della salute, cercando di soddisfare anche il palato di chi non ne vuole sapere di questi alimenti?
Perché scegliere un estrattore al posto di un frullatore
Molti di voi si chiederanno, a questo punto, perché scegliere un estrattore al posto di un elettrodomestico che è praticamente presente nelle case di tutti gli italiani: il frullatore. Magari vi siete trovati anche ad utilizzarlo per realizzare delle centrifughe di frutta e verdura, ma dovete sapere che, un frullatore, non vi offre dei succhi con le stesse proprietà di quelli prodotti da un estrattore. Questo, perché il processo di lavorazione è completamente differente.
Un frullatore lavora per mezzo di lame metalliche affilate che sminuzzano la frutta. L’alta velocità a cui girano queste lame (si parla di circa 1800 giri al minuto), surriscaldando il motore, il quale conduce calore agli alimenti introdotti nel contenitore per essere centrifugati. Come è noto, il calore è la prima causa di ossidazione di frutta e verdura, la quale fa disperdere gran parte delle vitamine, degli enzimi e dei sali minerali presenti in frutta e verdura.
Un estrattore, invece, lavora per mezzo di una coclea che pressa frutta e verdura e compie dei giri lentissimi, non superiori ai cento al minuto. L’estrattore, quindi, lavora a freddo, e il mancato surriscaldamento consente di mantenere intatte tutte le proprietà nutritive.
Frutta estratta, centrifugata o intera?
Perché allora non consumare frutta e verdura senza spremerla? Vi starete chiedendo. Per due motivi: il primo riguarda una scelta puramente di preferenza. Se voi e i vostri bambini riuscite a mangiare tranquillamente frutta e verdura, integrandola nei cinque pasti quotidiani (colazione-merenda-pranzo-merenda-cena) così come è consigliato affinché possa apportare tutti i suoi benefici, non avrete bisogno di alcun elettrodomestico che vi aiuti.
Un altro motivo riguarda poi il fatto che, prima di tutto i bambini ma anche molti di voi, hanno problemi con la digestione di questi alimenti. I bambini, in particolare, fino ad una certa età hanno un sistema digerente non completamente sviluppato che ne limita l’assimilazione, mentre voi potreste soffrire dei problemi a livello digestivo o intestinale.
Questo elettrodomestico, infatti, scarta la polpa, che è la parte che contiene più fibra, e la sua percentuale nei succhi prodotti è davvero minima, quindi sono molto più digeribili e tollerati. Considerate che, ingerendo frutta e verdura interi, riuscirete a digerirle in non meno di tre ore, mentre bevendo un frutto estratto la sua digestione avverrà in un tempo massimo di quindici minuti.
È ovvio che il discorso cambia se invece avete bisogno di introdurre più fibra nella vostra alimentazione. In questo caso, un frullatore o il consumo di questi alimenti interi saranno la scelta migliore per voi.
Quali sono le parti componenti di un estrattore di succo
Andiamo adesso a vedere quali sono le parti componenti di un estrattore di succo, in modo da comprendere anche il suo funzionamento.
Un estrattore è composto da cinque parti principali, che elencheremo di seguito.
Il motore
Gli estrattori in commercio possono montare due tipi di motore:
- Motore a induzione (AC)
- Motore a spazzole (DC)
In base alla presenza dell’uno o dell’altro si avranno delle differenze sia nel sapore del succo estratto e sia della resa. Generalmente, i motori a induzione sono quelli più consigliati in quanto lavorano a 40 massimo 80 giri al minuto. Questa lentezza di lavorazione vi permette di ottenere dei succhi qualitativamente migliori sia dal punto di vista della limpidezza che da quello nutrizionale.
La minore potenza dei motori a induzione, poi, vi permette di risparmiare sui consumi e vi consente di estratte la minore quantità di polpa rispetto al motore DC.
Il motore DC invece, pur assicurandovi un buon succo estratto, tende a riscaldarsi, rispetto a un motore a induzione. Non arriverà mai a produrre il calore di un frullatore, ma è bene che sappiate che un motore a spazzole causa un seppur piccolo surriscaldamento rispetto a uno a induzione, che invece lavora completamente a freddo.
Proprio per questa caratteristica, un motore DC è più soggetto ad usura rispetto ad uno AC, e interferisce anche sulla qualità del succo estratto, seppur non in maniera invasiva.
In conclusione, è sempre consigliabile scegliere un estrattore con motore a induzione, ma se vi frena il prezzo (che ovviamente è maggiore rispetto a un estrattore con motore a spazzole) o se decidete che ne preferite uno DC, cercate sempre di optare per un prodotto che non supera i 100 giri al minuto.
La coclea
La coclea è un’altra parte componente molto importante dell’estrattore e concorre al suo corretto funzionamento. La coclea ha la forma di una grande elica e serve a convogliare i liquidi prodotti verso la parte superiore del serbatoio. Può essere a doppio albero orizzontale o presente in un unico pezzo, sempre disposto orizzontalmente oppure in verticale, in base al modello di estrattore che scegliete.
La coclea orizzontale è presente nei modelli più datati o su quelli realizzati per ottenere il massimo dall’estrazione del succo dalle verdure a foglia o da frutti di piccole dimensioni.
I modelli più recenti montano invece una coclea verticale e, nonostante siano più difficili da pulire, si adattano meglio alle esigenze di praticità in cucina, in quanto si sviluppano in verticale e quindi occupano meno spazio.
Il modello che si adatta perfettamente a qualsiasi tipo di utilizzo è sicuramente quello con coclea a doppio albero, che solitamente è in acciaio inossidabile chirurgico e quindi anche praticamente indistruttibile nel tempo. L’unico svantaggio di un estrattore con coclea a doppio albero è il prezzo, che è molto maggiore rispetto a quello di altri modelli, anche perché lavora molto più lentamente (non più di 40 giri al minuto) e vi offre succhi di qualità superiore.
In conclusione, la scelta di una coclea piuttosto che un’altra dipende soprattutto dai vostri gusti e dalle vostre esigenze, oltre che dalle vostre tasche, ma tutti i modelli vi assicurano comunque un prodotto estratto di qualità.
I filtri
In generale, gli estrattori possono montare tre tipologie di filtri. Quello classico, che è anche il più economico, paradossalmente vi permette di ottenere un succo dal sapore più gradevole, però tende ad usurarsi e a rompersi con maggiore facilità e quindi dovrete cambiarlo più spesso.
Ci sono poi i filtri in Ultem o Tritan, che sono sicuramente più resistenti ma inferiori qualitativamente a quello classico.
Qualunque sia il tipo di filtro scelto, è bene che, in tutti i casi, possieda delle maglie strette, in quanto questa caratteristica vi permetterà di utilizzare l’estrattore anche per realizzare altri tipi di ricette casalinghe, come ad esempio i latti vegetali o i sorbetti.
Le bocche
In commercio trovate estrattori con bocche larghe e prodotti con bocche più strette. È sempre consigliabile optare per modelli con bocche larghe perché vi consentono di ottimizzare i tempi di preparazione, in quanto non dovrete tagliuzzare preventivamente frutta e verdura per inserirla. Tuttavia, dovete tenere in considerazione il fatto che i modelli con bocche larghe solitamente surriscaldanoo di più di quelli a bocche strette.
Il serbatoio
Il serbatoio è quella componente che serve a raccogliere gli scarti prodotti da un estrattore. Fate in modo che l’elettrodomestico che scegliete abbia un serbatoio non troppo piccolo, perché in questo caso dovreste interrompere le operazioni per svuotarlo più volte, visto che quando si riempie smette di funzionare.
L’ingombro
Come abbiamo detto precedentemente, il tipo di coclea determina in qualche modo la forma dell’estrattore. Prima di scegliere il modello, è bene che valutiate lo spazio che avete a disposizione e che esso potrebbe occupare. Se avete molto spazio a disposizione, non ci sarà alcun problema nella scelta, altrimenti dovrete indirizzarvi soprattutto su un modello verticale che, sviluppandosi in altezza, di solito occupa meno spazio.
Fate attenzione poi anche al peso, soprattutto se pensate di riporlo in un pensile della cucina, perché se il peso dell’estrattore è alto farete fatica a gestirlo, soprattutto se avete intenzione di usarlo spesso. Il peso ideale di un estrattore di succo a freddo è tra i tre e i sei chili.
Conclusioni
Da quanto detto, è chiaro che la qualità del succo prodotto da un estrattore dipende anche dalle differenze delle componenti che monta. Non solo, ma in base a queste cambiano anche i tempi e i modi di lavorazione del prodotto.
Un discorso importante deve essere fatto anche sui materiali utilizzati. Sul mercato trovate estrattori realizzati con diversi tipi di materiali, dalla plastica all’acciaio inossidabile.
Scegliere un prodotto che vi aiuti a mantenervi in salute grazie alla realizzazione di succhi di frutta e verdura ricchissimi di vitamine, sali minerali ed enzimi, per poi correre comunque dei rischi per la salute, non è la scelta migliore.
È necessario però, in base a quanto abbiamo appena detto, che controlliate sempre prima i materiali con i quali sono realizzati, perché è questo il vero parametro che deve farvi propendere su una scelta piuttosto che su un’altra.
Adesso che conoscete quali sono le parti componenti di un estrattore di succo, sarete in grado di fare la scelta di acquisto migliore per voi, in base alle vostre esigenze e alle vostre preferenze.